Palazzo Barbaran Da Porto

Città di Vicenza

Progetto

1569

Data di costruzione

1570-1575

Committente

Montano Barbarano

Proprietà

Pubblica

Cenni storici

Palazzo Barbaran Da Porto prende il nome dal nobile vicentino Montano Barbarano che commissionò la realizzazione di questo edificio ad Andrea Palladio tra il 1569 ed il 1570. Il progetto era finalizzato alla ricomposizione in forme monumentali di un preesistente palazzo del conte Montano Barbarano. Lo stesso Barbarano impose diversi vincoli per la costruzione dell’edificio, costringendo Palladio a scelte architettoniche molto coraggiose, nel tentativo di integrare nel progetto zone preesistenti e di costruire un edificio unitario. A Londra sono conservati diversi progetti autografati da Palladio che testimoniano il lungo processo di progettazione. Il conte Montano Barbarano acquistò poi anche l’adiacente abitazione dei cugini Giulio e Alessandro Barbarano e ciò comportò l’estensione sbilanciata del fronte principale verso sinistra, verosimilmente effettuata tra il 1571 e il 1574. Il Palladio seguì direttamente i soli lavori per l’elevazione della facciata, mentre la sistemazione della corte interna fu probabilmente diretta da un collaboratore. La concezione della loggia e della parete di fondo dell’atrio è indubbiamente un’interessante invenzione palladiana. L’esterno è decorato da degli stucchi realizzati da Lorenzo Rubini e bottega, contemporanei all’intervento palladiano (si datano infatti tra il 1570 ed il 1572). Lo stesso Lorenzo Rubini realizza anche gli stucchi interni mentre la decorazione pittorica fu realizzata in concomitanza al riassetto architettonico del palazzo ed è attribuita a vari artisti attivi nel decennio successivo: Anselmo Canera, Giambattista Zelotti, Gianantonio Fasolo, Giambattista Maganza il Vecchio e ad Andrea Michieli, detto il Vicentino. Secondo gli studiosi invece, parte degli affreschi del piano terra, datati intorno al 1566, risalirebbero alla fabbrica precedente, salvaguardata dall’intervento palladiano e integrata nel nuovo complesso monumentale.

Descrizione strutturale e decorativa

Palazzo Barbaran da Porto è un edificio a due piani con soprastante attico. La presenza di un imponente atrio a quattro colonne conduce alla corte interna di forma rettangolare e definita sul lato sud e all’angolo sud-est da un doppio ordine di logge. Il fronte principale su contrà Porti è caratterizzato dalla presenza di semicolonne ioniche al piano terra bugnato e semicolonne corinzie al piano nobile; la composizione si caratterizza poi per la posizione non assiale del portale d’ingresso, affiancato a sinistra da cinque campate e a destra da tre. Al Palladio fu infatti chiesto di considerare le case appartenenti alla nobile famiglia già esistenti nell’area del nuovo palazzo, ma a progetto concluso l’aristocratico vicentino acquistò un altro edificio attiguo. L’asimmetria della facciata del palazzo è quindi dovuta alla disarmonica posizione del portone d’ingresso. Sopra le finestre del piano terra, rettangolari, e attorno a quelle del piano nobile, a edicola con timpani alternati e balconcini con balaustre, si trovano decorazioni in stucco, presenti anche lungo i fregi dei due ordini. Il piano terra e il piano nobile accolgono ricche decorazioni pittoriche e stucchi.Il Palazzo è un significativo esempio della capacità di Palladio di ricomporre in forma monumentale edifici preesistenti. Inoltre, questo suo intervento testimonia l’abilità dei suoi progetti di conferire nuova dignità e rappresentatività a porzioni del tessuto urbano, in questo caso all’angolo fra contrà Porti e contrà Riale.

Uso attuale

Dal 2012 il palazzo è sede del Palladio Museum e della Fondazione Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA) impegnata nella ricerca e nella promozione di diverse attività sull’architettura moderna e antica.

Informazioni

Comune:

Vicenza

Indirizzo:

Contra' Porti 11

Coordinate:

45.548398, 11.545515

Modalità di visita:

Sede del Palladio Museum. Visitabile, a pagamento

Informazioni:

https://www.palladiomuseum.org/it/

Mediateca CISA:

Galleria fotografica

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