Cenni Storici
Villa Piovene sorge sul colle di Lonedo, a poca distanza da Villa Godi. Nonostante la storia della villa sia difficile da tracciare e i contributi di Palladio di non facile identificazione, una delle ipotesi è che, volendo riprodurre il risultato che era stato ottenuto a Villa Godi, la famiglia Piovene abbia commissionato a Palladio il rinnovo dell’edificio esistente (era infatti già presente una casa domenicale nella tenuta di Lonedo) o il progetto di una nuova struttura intorno agli anni 1539-1540. A sostegno di questa ipotesi, è possibile vedere corrispondenze in termini di impostazione e di elementi architettonici tra questa villa e Villa Godi. Anche i dettagli sulla committenza risultano poco chiari: nel 1539 infatti morì Battista Piovene e la sua eredità fu divisa tra i figli solamente nel 1554, anno in cui la villa divenne proprietà del figlio Tommaso. Inizialmente la villa aveva dimensioni minori rispetto al complesso successivamente realizzato: ad Andrea Palladio è attribuito solamente il corpo centrale della villa, che fu poi oggetto di ampliamenti negli anni successivi. Si ipotizza infatti che Tommaso Piovene possa aver fatto dato inizio ai lavori di ampliamento dell’edificio intorno al 1575, mentre era impegnato nella promozione di operazioni relative alla viabilità del fondo, mentre è certo un ampliamento realizzato dopo la morte di Tommaso avvenuta nel 1578 e completato nel 1587 dai figli. In questa fase di ampliamento è però improbabile il coinvolgimento di Palladio nei lavori, a causa di incongruenze nell’impostazione e nella realizzazione di alcuni elementi architettonici. Nel corso del Settecento l’edificio subì ulteriori trasformazioni: a inizio secolo venne posto il cancello d’ingresso e fu sistemata la scalinata, mentre nel 170 furono realizzate le barchesse porticate, ideate da Francesco Muttoni. Successivamente, nell’Ottocento l’architetto Antonio Piovene realizzò il giardino posteriore della villa, che venne caratterizzato da elementi naturalistici come grotte naturali e sorgenti. Le statue presenti nel giardino sono opera di Orazio Marinali o della sua cerchia di artisti, mentre vicino alla villa sorge la piccola Chiesa in stile tardogotico dedicata a San Gerolamo, datata al 1496.
Descrizione Strutturale e Decorativa
La villa sorge sul colle di Lonedo e si trova vicino a Villa Godi. Oltrepassando il cancello che risale al Settecento, tramite una scalinata monumentale si giunge all’entrata dell’edificio. Il corpo dominicale rettangolare si sviluppa su tre livelli: piano terra, piano nobile e sottotetto; mentre ai lati si sviluppano due barchesse aperte da un portico dorico, con oculi ellittici sul fregio della trabeazione. Il pronao ionico esastilo del fronte principale si eleva sopra un basamento alto quanto il piano terra ed è sovrastato da un timpano decorato con statue e con uno stemma nobiliare al centro. Al pronao si giunge tramite una scala a doppia rampa che permette di accedere all’intercolumnio centrale, mentre quelli laterali sono protetti da balaustre. Il cornicione a modiglioni che si sviluppa per tutto il perimetro dell’edificio prosegue anche sui voltatesta del pronao aperti da arcate, e si interrompe solamente dove è presente la trabeazione sopra le colonne del fronte. Tre assi di finestre scandiscono entrambi i settori laterali della facciata: due assi si trovano vicino alla loggia mentre il terzo è separato dagli altri due da una porzione muraria pena. Il prospetto posteriore è caratterizzato da assi di aperture rettangolari disposti simmetricamente. Il piano nobile è costituito da un salone ai cui lati si trovano due appartamenti simmetrici, ciascuno costituito da tre stanze.
Uso Attuale
La Villa è adibita a residenza privata.
Il giardino esterno e il parco sono visitabili, a pagamento.
Informazioni
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